La salute non è altro che la massima espressione delle leggi della vita.

È compito di ciascun essere umano contribuire a difendere e preservare il meraviglioso giardino che ci è stato donato.

 

La recente pandemia da coronavirus Covid19 rappresenta un classico esempio di malattia conseguente a scelte economiche, politiche, sociali, culturali, individuali, etiche e spirituali errate.

 

Non si può pensare di immettere sul mercato oltre 140 mila nuove sostanze chimiche industriali artificiali, in quantità incredibili, senza una preventiva valutazione dei costi e dei benefici sulla salute della gente, ma solo sulla base di quasi esclusive leggi di business, senza poi doverne subire le relative conseguenze.

 

Si tratta delle stesse logiche con cui, nel momento in cui scrivo, si sta procedendo nella realizzazione del 5G.

 

L’economia e il denaro, prima di tutto e soprattutto.

Tantissimi di questi veleni, a cui ho accennato, sono prodotti al ritmo di milioni di tonnellate all’anno e oltre 5000 sono prodotti in quantità superiore a 300 mila tonnellate/anno.

 

Tutte queste sostanze vanno, prima o poi, a inquinare la biosfera (aria, acqua, suolo), e di conseguenza il cibo.

Esistono diversi studi scientifici, effettuati in diverse parti del mondo, che documentano un’importante e preoccupante carico corporeo chimico “Chemical body burden” della popolazione.

Non si può creare la falsa illusione che si possa continuare a essere sani in un pianeta che continuamente avveleniamo e distruggiamo; tanto ci sarà un farmaco o un vaccino che ci salverà.

 

È da stupidi credere che si possa rimanere sani in un pianeta ammalato.

Non ci si può quindi stupire che diversi studi scientifici documentino la presenza di diverse decine, (molte volte centinaia), di sostanze tossiche e cancerogene nel sangue, nel latte materno, nelle urine e perfino nel cordone ombelicale, di quasi tutti i soggetti sottoposti alle analisi.

 

Noi medici assistiamo ad un inevitabile progressivo aumento dei tumori (371 mila nuovi casi di tumori in Italia all’anno), delle malattie cronico degenerative, e a un peggioramento della qualità della vita dei nostri pazienti.

 

Un grammo di prevenzione vale molto più di una tonnellata di cura.

La buona notizia è che quando gli inquinanti ambientali presenti in aria, acqua e cibo si riducono, e quando si applicano le conoscenze più avanzate, in grandissima parte ignote alle masse, la salute umana (qualità e durata della vita) rapidamente migliora